Il 28 ottobre 1917, nei giorni successivi alla disfatta di Caporetto, cadeva presso la Subida il comandante della 98° Compagnia del I° Reggimento Genio: Eugenio Elia Levi. Colpito da un cecchino moriva così uno dei più geniali, brillanti e promettenti matematici ialiani del diciannovesimo secolo; nato a Torino nel 1883, nono di dieci fratelli ( anche il minore, Decio Valerio, cadde sul Monte Santo nel 1917) si laureò alla Normale di Pisa nel 1905 e le sue ricerche furono di notevole importanza in svariati campi della mateatica ed in particolare nell’ambito della analisi moderna.
Nella foto: Eugenio Elia Levi in zona di guerra nel 1917 [FONDO “EUGENIO ELIA LEVI”, Famiglia Momigliano – Levi – Tratto da “Eugenio Elia Levi. Le speranze perdute della matematica italiana – di CELLI e MATTALIANO, EGEA, Milano 2015]
A guerra ultimata l’ex sindaco di Cormons, Antenore Marni, si adoperò per dare degna sepoltura al matematico e, con il concorso del Genio Militare, fece costruire una tomba sul luogo della prima sepoltura, presso la Subida.
Nella foto: La tomba di Eugenio Elia Levi nel luogo dove fu ucciso. Località Subida (probabilmente presso le Vigne Alte)
L’evento suscitò l’attenzione della stampa locale che diede ampio risalto alla cerimonia e decretò come “Cormons gentile saprà gelosamente custodire ed onorare questo figlio del forte Piemonte“.
Nella foto: L’articolo di giornale apparso sulla stampa locale in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova tomba di Levi.
Qualche anno dopo, nel 1924, la salma fu esumata e trasportata a Torino, per essere inumata nel Cimitero Monumentale, la tomba della Subida andò dispersa e di Eugenio Elia Levi a Cormons se ne perse la memoria.
Nonostante le ricerche eseguite, ad ora Tocs di Cormons non è riuscita ad individuare il luogo della sepoltura; tuttavia è stato possibile reperire presso l’archivio di Antenore Marni (di proprietà dello storico Giorgio Milocco) la minuta di una lettera del fratello Enrico nella quale si fa chiaro riferimento alla Sepoltura in Cormons.
Nella foto: La lettera inviata da Enrico Levi (fratello di Eugenio Elia) a Marni il 16/08/1919 in cui manifesta l’intenzione di acquistare il fondo ove sorge la tomba del fratello. [proprietà Giorgio Milocco]